La Masseria

Storia e Location

“Cos’è una masseria?” Questa è la domanda che più spesso ci viene fatta. Le masserie sono delle costruzioni antiche, tipiche del sud Italia, molto diffuse in Puglia. In passato erano delle grandi aziende agricole con una ricca estensione terriera di proprietà di nobili signorotti locali. Le masserie si basavano su un sistema di autosussistenza e all’interno oltre alla dimora del ricco possidente, vi erano anche gli alloggi dei contadini, le stalle, i depositi per foraggi e i raccolti.
Cos’è la Masseria Potenti? La Masseria Potenti oggi è un luogo che rinasce, che affonda le sue radici nella terra, portandosi dietro una lunga storia di tradizioni e umanità. Ha origini molte
antiche come anche il suo nome che deriverebbe dall’aggettivo latino Potens, per indicare una
famiglia o una persona potente, capace e ricca. Per questa ragione il nome è stato inteso in riferimento all’antica appartenenza alla famiglia principesca degli Imperiali o in relazione alla copiosa quantità di acqua del territorio, all’imponente estensione territoriale o alla produttività della terra.
I primi insediamenti risalgono alla fine del XI sec. quando la masseria era di appartenenza della grancia di San Pietro in Bevagna. Nel 1561 la masseria era amministrata da Felice Micelli, successivamente passò alla famiglia Schiavoni e da questa una parte divenne di proprietà della famiglia Prete. All’epoca il territorio della masseria era suddiviso in due differenti feudi: quello di San Pietro in Bevagna e quello di Casalnuovo, di proprietà del principe Michele Imperiali (1623-1664). Dal 1701 la proprietà si estese annettendo nuovi terreni, inglobando feudi diversi e passando di mano in mano fra diversi proprietari. In seguito passò sotto l’Amministrazione della Reale Intendenza raggiungendo un’estensione terriera di circa 370 ettari. Oggi la Masseria Potenti è un’azienda agricola (di circa 130 ettari) che si estende nell’agro manduriano e un agriturismo. Nasce dal sogno e volontà Maria Grazia Di Lauro e suo marito Paolo, di voler trasmettere l’amore per la terra d’origine, ai loro figli, Chiara e Walter e ai loro amici.